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Gli artisti della Ballata attraverso le copertine
di Mario Michelucci
Per qualsiasi genere di pubblicazione la copertina rappresenta il mezzo di
comunicazione più immediato e diretto con i lettori, una sorta di biglietto di
presentazione che annuncia l’identità e lo stile della pubblicazione stessa.
Attraverso le immagini di copertina vengono infatti trasmessi a chi si appresta
a leggere alcuni messaggi che ubbidiscono a codici iconografici ben precisi: una
copertina priva di immagini può denotare ad esempio il bollettino di una
associazione scientifica mentre un’altra, con la fotografia del cantante più in
voga nel momento, può denotare una rivista di attualità o di cronache mondane.
Fin dal numero uno, uscito nel marzo del 1977, la copertina de “La Ballata”
assume una fisionomia ben precisa, inaugurando un’abitudine che, salvo varianti
stilistiche, si è conservata nella sostanza fino ad oggi. In sintonia con
l’indirizzo della rivista, aperta a tutte le espressioni artistiche, viene
infatti riprodotta sulla copertina un’opera d’arte visiva. Nei primi tempi gli
artisti scelti sono, tranne poche eccezioni, livornesi. Alcuni sono proprio in
quegli anni tra i protagonisti del Gruppo Labronico come Luigi Servolini, Marc
Sardelli, Mario Petri e Ferruccio Mataresi, altri appartengono già ad un recente
e glorioso passato come Gino Romiti, Giovanni Lomi, Mario Cocchi, Voltolino
Fontani che, scomparso nel 1976, compare sulla copertina del secondo numero
della rivista e Alfredo Mainardi scomparso di recente. La tradizione prosegue
nel corso degli anni, sempre con artisti di ottimo livello tra i quali spiccano
i nomi di Cesare Castella, Alberto Camerini, Guido Guidi, Pier Luigi Niccolini,
Aldo Ciucci, Antonio Vinciguerra, Daniel Schinasi, Alberto Fremura e Marc
Sardelli. In occasione dei primi venti anni di attività de “La Ballata”, nel
1996, vengono allestite due mostre che ripropongono al pubblico molti degli
artisti che nel corso degli anni hanno “prestato” una loro opera per l’immagine
di copertina. Alla prima mostra, allestita nel giugno del 1996 al circolo
culturale “L’Arco”, partecipano tra gli altri i pittori Gianfranco Biagini,
Franco Bonsignori, Araldo Camici, Mitena Carloni, Anna Chelli, Maria Donatucci,
Maria Lorenzelli, Brunello Mannini, Umberto Marchetti, Mara Chmett, Mario
Marini, Graziana Ulivieri, Melania Vaiani, e gli scultori Gino Molisano e
Amerigo Dorel. La seconda mostra, che si svolge in dicembre alla Cassa di
Risparmi di Torino, vede l’esposizione di opere di Albo Favilli, Mario Ughi,
Gualtiero Vittori, Carla Citi, Gianfranco Pogni, Gabriella Ulivieri e Siliana
Lenzi. Nel suo terzo decennio di vita “La Ballata” ha mantenuto il rapporto
privilegiato con le arti visive, inaugurando anche uno spazio dedicato alla
fotografia e alla grafica nella quarta pagina di copertina e proseguendo la
pubblicazione di opere pittoriche sulla prima. Tra i protagonisti di questo
ultimo periodo ricordiamo due “grandi vecchi” dell’arte livornese: Osvaldo
Peruzzi nel 1997 e Anchise Picchi nel 2000. Altri artisti ospiti de “La Ballata”
sono stati Mara Corfini, Leonardo Tarrini, Alberto Nativi, Gilberto Burchianti,
Renzo Sbolci, Ugo Uva, Arturo Molinari, Umberto Croce, Paolo Lantieri, Maria Pia
Galante, Manlio Allegri, Leonardo Freddi, Anna Maria Bacci, Silvana Marinozzi,
Connie Solari, mentre sono tornati a proporre una propria opera Mario Marini,
Siliana Lenzi e Maria Lorenzelli.
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