MARCELLO LANDI
SPERANZA DA INVENTARE
Editore Vallecchi,
Firenze 1953

SPERANZA DA INVENTARE
Spauri in quest'abnorme aria di specchio
con le braccia nel vuoto; è la tua vita
appesa come un otre. Uomo, rassegnati:
una certezza è questa: oggi s' aspetta
l'altra metà del ponte in mezzo all'alghe,
e l'alghe ci somigliano
rose dal flutto che ha sommerso i muri.
Ha bisogno di te questa paura:
noi dovremo inventare la speranza.
PORTO 1945
Esuli braccia di terrazze
crollano in frasi:
resta il sole,
componimento bianco.
Le meretrici cantano ai loggiati
con l'ibrido abbandono sulla nuca
sul cuore del marittimo in vacanza.
Gli scioperi ci allungano la vita,
blandiscono la siesta sulle pietre.
Si è perduto un rammaro in quel fornello.
(nota : l'avere scelto, da questo volume,
solo alcuni brani e non altri, non esprime un giudizio critico
ma risponde a mere esigenze di spazio)