Recensioni luglio 2021

 

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Pietro Nigro - Monete imperatoriali e imperiali di Roma – Vol.II - Polistampa

La lettura di questo libro consente, per così dire, di fare un tuffo nella storia romana attraverso l'immediatezza di una collezione numismatica che ne ripercorre i momenti cruciali, dal periodo tardo repubblicano fino a quello della fine dell'impero.

Le monete rappresentate, da semplici oggetti da collezionismo avulsi da ogni contesto storico, spesso arido e il più delle volte irrimediabilmente perduto, quasi per magia, diventano un ma­teriale vivo, capace di suscitare interesse in ogni lettore, un filo conduttore attraverso le tappe fondamentali della storia di Roma. Rispetto ad altre fonti storiche, come, per esempio quelle lette­rarie, indubbiamente affascinanti e dense di informazioni, ma, spesso, di difficoltosa e complessa interpretazione, le monete hanno il vantaggio di offrire una rappresentazione viva degli eventi storici o dei personaggi ai quali fanno riferimento, quasi fosse una porta che improvvisamente si spalanca sul passato. D'altra parte, questo non deve stupire, in quanto nell'antichità, mentre la produzione letteraria è sempre stata il frutto di una élite culturale e, quindi, destinata il più delle volte a rimanere e a diffondersi all'interno della stessa ristretta cerchia nella quale era stata prodotta, la moneta, invece, per sua stessa natura e funzione, è sempre stata rivolta a una circolazione molto ampia arrivando a toccare tutte le classi sociali. Per questo le iscrizioni e le effigi dei personaggi riprodotte sulle monete stesse dovevano essere sempre il più possibile chiare e comprensibili a chiunque: non dovevano sussistere dubbi in merito al valore intrinseco di una moneta, al personaggio o all'organo che l'aveva coniata e, infine, all'evento cui faceva riferimento.

Nell'opera di Pietro Nigro troviamo la conferma che le monete romane, al di là del mero valore intrinseco e dell'importanza come mezzo di scambio rivestito nell' antichità, assumono oggi il valore di un prezioso riferimento storico che indica chiaramente come ognuna di esse sia stata coniata per un motivo ben preci­so: una vittoria, un trionfo, una campagna militare vittoriosa, l'insediamento di un nuovo imperatore.

È veramente avvincente osservare le monete qui rappresentate in quanto riportano iscrizioni e spesso anche ritratti relativi ai più famosi personaggi che hanno fatto la storia romana, restituendoceli con grande immediatezza. Sfilano, per­tanto, davanti ai nostri occhi celebri personaggi diventati quasi leggendari uno per tutti Giulio Cesare, e poi ancora consoli, governatori provinciali, come Ponzio Pilato, il famoso governatore della Giudea al tempo di Gesù Cristo, triumviri, come Marco Emilio Lepido, membro del secondo triumvirato insieme a Marco Antonio e Ottaviano, il futuro im­peratore Augusto. E poi ancora nel periodo imperiale, attraverso le monete, possiamo osservare la lunga teoria degli imperatori e, spesso, anche delle loro consorti, a cominciare da Augusto, fondatore dell'impero, passando per Tiberio, Caligola, Nerone, fino a Vespasiano e agli imperatori della dinastia degli Antonini, sotto i quali Roma raggiunse il massimo splendore.

Concludo queste riflessioni con alcune indicazioni tecniche relative ai criteri seguiti nella stesura di questo lavoro: le mo­nete seguono un ordine cronologico, partendo dalle emissioni cosiddette imperiatoriali, ovvero quelle, emesse nel periodo delle guerre civili, a cavallo tra la fine del periodo repubblicano a quello dell'inizio del principato, a quelle imperiali, collocate dalla nascita del principato fino alla fine dell'Impero Romano. Ogni moneta è accompagnata da una descrizione tecnica indicante tipologia, dimensioni, descrizione, peso e, infine, arricchiscono il lavoro le note storiche e biografiche relative ad ogni personaggio rappresentato.

Silva Maria Chiocchini

 

 
 

 

 
 

 

 

 

 

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