Sportello Salute |
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Cavolo |
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Durante
uno dei miei soggiorni venezuelani, mi capitò di udire un
collega che si lamentava di un dolore alla caviglia. Non era in
grado di specificarne l’origine, ma avrebbe fatto poca differenza
perché io non sono un medico, Comunque gli consigliai un
rimedio naturale che non gli avrebbe fatto danno, un impacco di
foglie di cavolo verza. Non conoscevo la traduzione di cavolo verza
in spagnolo, ma avevo notato che il cavolo cappuccio era comunemente
usato quindi gli dissi di applicare una foglia di quello, appena
sbollentata per farle perdere la rigidità e che ce la lasciasse
tutta la notte. Perle: “Di fronte al ‘solito dolore’
che ritorna, ci sono due tecniche antiche ma di estrema validità:
l’uso delle foglie di cavolo sia fresche sia in cataplasma sulle
parti colpite (per esempio in una ripresa di un’artrosi cervicale
si possono fare delle applicazioni notturne per 5, 6 giorni sul
collo e sulle spalle) e l’utilizzo di massaggi locali prolungati
con grasso di bue e grappa schietta.” “Basta una foglia [di cavolo]
in caso di scottatura, puntura di insetti, ferita, ulcera, ascesso,
foruncolo. Nelle febbri prolungate si collocano sulla fronte foglie
fresche…” “Prescrivo allo stesso modo foglie
di cavolo calde in compresse su tutti gli organi doloranti, sul
fegato in caso di crisi, sul ventre in caso di dolori intestinali,
diarree, dissenterie, mestruazioni dolorose, sulla fronte per le
emicranie, sul petto e la gola per i raffreddori e l’asma.”
.La ricetta: Cavolo al latte: Fate sbiancare il cavolo per 5 minuti in acqua bollente, poi mettetelo in una pentola e copritelo di latte. Fatelo cuocere a fuoco bassissimo; alla fine della cottura il cavolo avrà assorbito tutto il latte e sarà dolce e pastoso. (Maurice Mességué). |
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