Sportello Salute |
|
Rosa |
|
Quel fusto vecchio, provato da troppi trapianti e potature
azzardate, sembrava non avesse più altro da offrire che qualche
sottile stelo curvo sotto il peso di un’unica rosa. Le erbacce lo
avevano ormai sommerso in una cupola verde. D’improvviso, o così
parve a un coltivatore distratto, un fusto grosso e dritto come
una lancia si erse a sovrastare col suo colore viola cupo quel mare
di verde. In una settimana il nuovo tronco si era riempito di foglie
e di fiori, un candelabro a dieci braccia di bellissime rose gialle.
Poche cose suggeriscono l’idea della vita come la nascita, la maturazione
e l’appassimento di una rosa sullo stelo. Ve ne sono che non
perdono i petali, ma reclinano il fiore e imbruniscono sotto il
peso del loro tempo: pochi giorni. Altre ornano il verde di piccole
macchie colorate, prima di ingrossarsi di semi. Tutte ci elargiscono
la loro prorompente bellezza e un tenue, discreto profumo.Oltre
ai poeti, anche gli erboristi hanno scritto di rose. Per la precisione
della rosa rossa ( o rosa gallica) e della rosa canina.
.Perle:
Il potere odoroso della rosa rossa è utilizzato soprattutto nel settore dei profumi e di altri prodotti cosmetici; l’industria farmaceutica lo sfrutta come aromatizzante e coprente di preparati sgradevoli. In farmacia l’acqua di rose e il miele rosato sono tra i più diffusi presidi vegetali ancora venduti. I petali vengono impiegati come astringenti intestinali e digestivi. Per uso esterno i petali sono ottimi astringenti e antiinfiammatori. In lozioni astringenti, toniche e antiinfiammatorie si usa l’estratto fluido e l’acqua distillata; quest’ultima è usata anche per colliri rinormalizzanti e per occhi irritati. (LE ERBE – 1977, Gruppo Editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas – Milano
)L’azione della rosa canina è di potenziare le difese immunitarie, inoltre la presenza nei suoi frutti di vitamina C ne fa un valido rimedio terapeutico nella prevenzione e nel trattamento delle affezioni invernali a carico dell’apparato respiratorio. (Gervasutti-Sannia - Le piante amiche del nostro benessere – 2000, Utet Milano)
Oggi sono riconosciute alla rosa canina proprietà altamente vitaminizzanti, astringenti, antiinfiammatorie e blandamente diuretiche. Nell'’ntichità invece, i famosi medici Ippocrate e Galeno la raccomandavano per la tubercolosi polmonare, soprattutto in caso di sbocchi di sangue. E'’ particolarmente indicata come coadiuvante vitaminico per aumentare le difese dell’organismo in caso di malattie infettive. (Le Erbe Medicinali – 1990, Edizioni Piemme, Casale Monferrato)
Della rosa canina vengono utilizzati i frutti, colti dopo le prime gelate (non diventano polposi che dopo la stretta del freddo) e i semi duri che contengono, i petali freschi e una curiosa galla scambiata sovente per un piccolo nido, chiamata dai francesi bédégar, prodotta sui rami delle piante da un imenottero, molto impiegata dagli antichi e rimessa in onore dalla fitoterapia moderna. I ricettacoli maturi della rosa canina sono astringenti, diuretici e, per la loro ricchezza in vitamina C, antiscorbutici. (Pierre Lieutaghi – Il Libro delle Erbe – 1977, Rizzoli Editore Milano)
La ricetta: Ratafià di rose
|
|
|
|
||
|
|