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Ho sempre avuto un rapporto conflittuale col prezzemolo, che nell’orto cresce dove e quando vuole lui e non come vorrei io. Certo è che a fine estate e per tutto l’inverno enormi ciuffi di prezzemolo, confusi tra erbacce ed altri ortaggi residuali, mi regalano la freschezza di un sapore inconfondibile e il rigoglioso smeraldo delle foglioline si rafforza nella stagione successiva offrendo un raccolto abbondante, come abbondante è l’uso che si fa in cucina, non solo per il gusto, ma anche per alcune virtù che la pianta possiede. Spesso sul terreno vi si accompagna un’infestante molto velenosa, la cicuta, simile all’aspetto, ma di odore sgradevole, che è opportuno riconoscere ed evitare.

Perle:

I romani lo davano ai gladiatori prima del combattimento: Ciò produceva quasi lo stesso effetto degli spinaci in Braccio di Ferro il marinaio. Ai nostri giorni il prezzemolo gode sempre del favore di tutti. L’ortolano, quando vuol farvi piacere, vene offre gentilmente un mazzetto; è il più bel regalo: un mazzetto di salute (…) Mettete sempre prezzemolo nelle insalate, frittate, minestre. Fatelo seccare e conservatelo così per profumare i vostri piatti invernali. Sappiate che fra tutte le piante è una delle più ricche di vitamina C. Il prezzemolo ha dunque proprietà stimolanti. È raccomandato per l’itterizia, tutte le malattie del fegato, la cellulite, la gotta, i reumatismi… (Ha ragione la NaturaMaurice Mességué – Oscar Manuali Mondadori, 1989)

Se l’ottimo Thore (1803), più botanico che medico, si accontenta di dire sulla nostra pianta: “È una delle quattro radici aperitive, la cui decozione fa morire i pidocchi e le piattole”, gli impieghi del prezzemolo nella pratica popolare sono assai numerosi. Il succo fresco (una semplice foglia schiacciata fra le dita) calma il dolore delle punture delle api o delle vespe. Esso farebbe anche scomparire le macchie di rossore (è consigliato per quest’uso l’infusione della pianta nell’acqua piovana). I contadini del Nord usavano con successo contro il mal di denti una pallina di prezzemolo tritato con un po’ di sale, introdotta nell’orecchio dalla parte della guancia sofferente… (Dizionario delle Erbe – Pierre Lieutaghi – Rizzoli Editore Milano, 1974)

L’uso decorativo del prezzemolo non è del resto un’invenzione moderna. Al contrario già nella Grecia classica era abitudine usarlo per guarnire i piatti. Inoltre con ciuffetti di questa pianta si preparavano mazzolini da apporre sulle mense conviviali. Altra usanza curiosa era quella di intrecciare ghirlande con cui adornare il capo dei commensali più importanti, come segno augurale. Poiché il prezzemolo è una delle prime piante che germogliano in primavera è consuetudine presso gli ebrei utilizzarlo nel Sedarim, pasto rituale della Pasqua ebraica: il prezzemolo vi rappresenta il principio, la nuova vita che sboccia. (Cent’erbe – Nardini Editore, Fiesole 1996)

Le proprietà salutari del prezzemolo, ben noto in cucina, sono poco conosciute e contaminate da credenze superstiziose . Le più recenti ricerche hanno confermato, per la radice, soprattutto proprietà aperitive, diuretiche e sudorifere; questa azione è dovuta principalmente a una sostanza flavonica, l’apioside. Le foglie pestate si impiegano, per uso esterno, contro le punture delle api e delle vespe (…) Le foglie pestate sono anche un ottimo rimedio contro le contusioni. I frutti hanno proprietà aperitive, digestive e carminative, ma sono soprattutto degli efficaci regolatori della fase mestruale. I semi contengono una sostanza, l’apiolo, che eccita le fibre uterine. A dosi elevate i semi, e quindi le loro preparazioni , potrebbero risultare tossici e abortivi e per questo sospetto se ne sconsiglia vivamente l’uso senza la prescrizione del medico. (Le Erbe – Fabbri Editori, Milano 1993)

La pianta fresca [del prezzemolo] è un eccellente condimento, molto apprezzato, invece la sua radice aromatica trova soprattutto un impiego medicinale. Nell’antichità si riteneva infatti che avesse il potere di infondere nuova vita. Nel medioevo si preparavano con il suo stelo filtri magico-erotici e durante la prima età moderna si considerava la sua radice come uno degli ingredienti essenziali degli unguenti delle streghe destinati a procurare estasi erotiche. La sua radice è ricca di olio essenziale composto in gran parte da apiolo. Questa sostanza ha effetti eccitanti, lievemente psicotropi e stimola le vie urinarie. Anche l’utero ne viene irritato. Questa irritazione può causare un aborto, ma anche risultare sessualmente stimolante. (Le piante dell’amore – Christian Rätsch – Gremese Editore)

La ricetta :

Come ricetta, una voce della tradizione popolare, raccontata da una bambina di tanti anni fa. “ Il raffreddore è una cosa comune a tutti noi. Una volta in famiglia se qualcuno era colpito da raffreddore, per guarire mettevano a scaldare acqua con dentro prezzemolo, rosmarino e altre erbe fortemente profumate. Aspirava gli aromi col vapore e così guariva. Del raffreddore non so dire molto perché una volta non ero ancora nata”. (Le cure della nonna – Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1990)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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